La dieta mediterranea

La dieta Mediterranea è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, dando luogo a un notevole corpus di conoscenze…La dieta si fonda nel rispetto del territorio e della biodiversità […]”

Sono queste le parole, in sintesi, che nel 2010 ha utilizzato l’UNESCO per presentare la Dieta Mediterranea come Patrimonio Culturale dell’Umanità.

Negli anni ’50 un nutrizionista americano, Ancel Keys, si accorse di quanto i popoli del bacino del Mediterraneo fossero meno esposti ad alcune patologie che, nel resto del mondo, erano ormai frequenti. Iniziavano allora a prendere forma le prime ipotesi che sostenevano che la dieta mediterranea fosse capace di aumentare la longevità dei suoi sostenitori tanto che, negli anni ’70, si provò a diffondere le abitudini alimentari mediterranee anche negli Stati Uniti. La caratteristica della dieta Mediterranea sta soprattutto nel non essere una lista di alimenti a schema fisso, è un vero e proprio stile di vita, è parte integrante della cultura, è “mangiare insieme”!

La Dieta Mediterranea rappresenta un regime alimentare sano ed equilibrato, basato su alimenti freschi e di origine naturale, viene, difatti, ridimensionato il consumo della carne bovina a favore delle carni bianche come il pollo, il tacchino, l’agnello ed il coniglio.

Di primaria importanza gli aromi e le spezie come il peperoncino, l’origano, il basilico e le erbette.

Nel 1992, negli Stati Uniti, viene proposta una trasposizione della Dieta Mediterranea nella Piramide Alimentare, un grafico concepito con lo scopo di aiutare la popolazione a seguire corretti consigli dietetici e correggere abitudini sbagliate.

Alla base della Piramide troviamo gli alimenti che dovrebbero essere sempre presenti nella nostra alimentazione quotidiana mentre man mano che ci dirigiamo verso il vertice troviamo quelli da consumare con più moderazione.

La Dieta Mediterranea è incentrata soprattutto sulla corretta scelta dei cibi, le calorie contano meno. Si punta sulla moderazione delle porzioni e sulla varietà degli alimenti. In sintesi:

  • maggiore consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali
  • riduzione dell’apporto di colesterolo
  • aumento dei carboidrati complessi con riduzione dei semplici
  • riduzione della quota calorica globale
  • maggiore consumo di fibre
  • aumento del consumo di pesce e legumi rispetto alla carne
  • drastica riduzione nel consumo di dolci, insaccati, superalcolici, burro, sale, zucchero bianco, margarina, carne bovine e strutto.

Nel tempo la Piramide Alimentare è cambiata ed è stata modificata in funzione dei tempi, delle abitudini alimentari e delle nuove scoperte in tema di alimentazione.

I grassi sono stati messi parecchio in discussione con la distinzione in buoni e cattivi.

I carboidrati sono stati differenziati in base all’Indice Glicemico.

I principali benefici della dieta mediterranea sono il potere antiossidante, grazie alla grande quantità di frutta e verdura da assumere ogni giorno, e l’aumento della longevità.

E’ un regime alimentare che limita l’infiammazione, protegge da alcuni tipi di tumore, è amica del cuore, allontana dal rischio di diabete, sindrome metabolica, previene la demenza senile e l’Alzheimer. Protegge dall’arteriosclerosi, dall’ipertensione e dai disturbi della motilità intestinale.

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