Noci, mandorle, nocciole, pistacchi etc…Tutti fonte di vitamine del gruppo B, vitamina E, calcio, rame, fosforo e acidi grassi essenziali. Fanno bene al cuore, al cervello e perché no, aiutano anche a perdere peso!
L’elevato contenuto in grassi rende la frutta oleosa, senza dubbio, ipercalorica, ma si tratta di grassi mono o polinsaturi per circa l’85%, che, se consumati nelle giuste dosi, non fanno ingrassare, anzi. Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato che, aggiungendo in una dieta bilanciata quantità controllate di frutta oleosa, gli effetti favorevoli sul peso sono evidenti.
Si è visto, nel tempo, che l’uso di frutta secca come snack/merenda/spezza-fame, non influisce sull’obesità, né sul peso né sul IMC (indice di massa corporea) e neppure sul girovita!
Al contrario, i consumatori abituali di frutta oleosa presentano un IMC inferiore a coloro che non la consumano, quindi minor massa grassa.
La frutta oleosa è ricca anche di Omega-3, quindi, è in grado di modulare il colesterolo riducendo il rischio di aterosclerosi e cardiopatie. Tra i frutti oleosi troviamo anche arachidi, pinoli, noci del Brasile e di Macadamia che sono i più ricchi in proteine ed antiossidanti. In particolare le noci di Macadamia, originarie dell’Australia e del Sudafrica, sono ricchissime in vitamina B1, necessaria per trasformare gli alimenti in energia e per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Le noci del Brasile, originarie dell’Amazzonia, sono invece ricche di grassi buoni ed utilissime per ridurre il livello del colesterolo LDL, quello “cattivo”. La frutta secca contiene anche fitosteroli, molecole fondamentali nel controllo della colesterolemia definite, addirittura, ipocolesterolemizzanti!
Ma perché aiuta nel mantenimento del peso?
Le fibre: la frutta oleosa è ricca in fibre, quindi, ha un ottimo potere saziante e, inoltre, la parete cellulare della frutta secca ha un ruolo particolare, riesce a limitare l’eccesso degli enzimi digestivi riducendo, così, la digestione e l’assorbimento dei grassi fino al 25%. E’ importante che, per avere tutti i vantaggi citati al massimo effetto, la frutta subisca meno lavorazioni possibili. La tostatura, per esempio, riduce i benefici del 5% rispetto al frutto non tostato, come anche la pelatura.
Il consumo di frutta secca favorisce, inoltre, la produzione di endorfine, importanti per il buon umore e per combattere lo stress.
Se ne consiglia un consumo tra i 15 e i 30g al giorno, dipende dallo stile di vita, dall’attività fisica e dal tipo di alimentazione che si segue. Uno sportivo può, senza dubbio, consumare più frutta secca di un individuo sedentario.
30g di frutta secca corrispondono all’incirca a 20 anacardi o mandorle o noci di macadamia, 5 noci o 25 pistacchi.
Insomma, dai, non é poco!!
Consumiamola preferibilmente lontano dai pasti principali ma anche nelle insalate è molto gustosa.
Una risposta